Intanto, buttiamola sul sofisticato e cominciamo con una citazione di Oscar Wilde: “Solo le persone superficiali non si fidano delle apparenze”. Io, nonostante tutto (quel poco che ha fatto e quel tanto che non ha potuto fare) , mi fido di de Magistris, sopratutto per ciò che di lui appare (ma su questo ci ritorniamo). E visto che già si parla di elezioni comunali e di auspicabili (se pur sdegnosamente smentite) alleanze tra Cinque Stelle e de Magistris, parliamo del suo ultimo appello “Napoli, città de-Renzizzata”. Assolutamente condivisibile. Come un altro appello di quattro anni fa o un’altro un altro ancora.
Lo so. Nessuno di queste (e tante altre) iniziative di de Magistris ha sortito la nascita di un movimento di massa. La colpa? Principalmente di Rifondazione, SEL, FIOM, e di tante realtà del “Terzo Settore”… che, trovando ancora nella “interlocuzione con il PD” (leggi clientelismo e sottogoverno) una fonte di sostentamento per le loro strutture, al momento del dunque (vedi le ultime elezioni regionali) scoprono l’esigenza di una qualche “unità a sinistra”. E colpa pure della settaria “sinistra antagonista” che, dopo aver preteso per anni una “analisi del sangue” scartando chiunque (in primis Grillo e de Magistris) non fosse conforme ai propri crismi, solo negli ultimissimi tempi si sta rendendo conto che la politica è fatta anche di apparenze; e cioè di leader che, per la loro storia e il loro appeal, sono capaci di veicolare un messaggio, e mobilitare davvero la gente. E questo è fondamentale, soprattutto per coinvolgere il mondo della Scuola, del Pubblico impiego, del piccolo commercio… già bastioni del PD e oggi devastati da un Renzi che vuole sacrificarli sull’altare della sua alleanza con i poteri forti.
Certo, ci vorrebbe un nuovo movimento operaio. Come nel “68, capace di trascinare con le sue lotte anche la piccola borghesia. Ma di questo, al momento non ve ne è traccia. E in attesa di un nuovo Lenin, cominciamo, intanto, ad utilizzare i pochi simboli che oggi appaiono una speranza. E, considerando chi oggi nel Movimento Cinque Stelle di Napoli si affanna per candidarsi a Sindaco…
Forza de Magistris. E forza, Oscar Wilde.
P.S. Questo articolo è nato dopo aver letto su Facebook lo splendido post sotto riportato. A proposito, qualcuno sa illuminarmi sull’espressione “miette e’ palle ‘ncoppe o’ bancone”? Ma davvero si dice così a Bolzano?
Francesco Santoianni
(articolo già pubblicato nel 2015 nel sito http://pecorarossa.tumblr.com/
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“MA SIAMO FERMAMENTE CONVINTI CHE QUALCUN ALTRO AVREBBE FATTO MEGLIO? CHE QUALCUNO SIA STATO NEL CONCRETO PIU’ DI “SINISTRA” DI LUI? Noi autoferrotranvieri di Napoli non possiamo fare altro che essergli grati: ci ha salvati dal fallimento e non ci ha regalato ai privati.
ASPETTANDO IL NOSTRO GUEVARA, IO PREFERISCO A TUTTA LA MONNEZZA E AL SETTARISMO DI QUALCUN ALTRO, IL NOSTRO GIGGINO… SE SOLO AVESSE IL BUON SENSO DI RAPPORTARSI MAGGIORMENTE A PEZZI DELLA SOCIETA’ SANI E PROPOSITIVI…!!!
DICEVA QUALCUNO CHE IL NEMICO DEL MIO NEMICO E’ AMICO MIO… NON SARA’ MOLTO MARXISTA-LENINISTA, CONCEDETEMI UNA LICENZA POLITICA: MA IO ME TENGO A GIGGINO…!!!
VAFANCULE A GRILLO, RENZI E BERLUSCA…!!!
ALMENO LUI E’ UNO CHE NON GLIELO HA MANDATO A DIRE. CERCA DI COMBATTERE E PER QUANTO MI RIGUARDA, CHE IO CONDIVIDA FINO IN FONDO O MENO, IL PENSIERO POLITICO DI UN RESISTENTE, IO NON SONO ABITUATO A LASCIARLO SOLO… E ALLORA?
E ALLORA FORZA GIGGINO: ORA E SEMPRE RESISTENZA !!!
E CERCA DI NON DELUDERCI: MIETTE E’ PALLE ‘NCOPPE O’ BANCONE ( COME SI DICE A BOLZANO).